PARLANDO DEL QUANDO
Beh, dicevo semiseria, non scientifica, e voglio restare fedele alle mie intenzioni anche trattando un argomento delicato come il QUANDO.
Qualsiasi manuale cartaceo o informatico, on-line (ve ne sono tanti), vi racconterà la favola che per ciascun fungo esiste un momento, un periodo dell’anno, una stagione. E che chi, in generale, provasse ad andare alla ricerca di funghi tra, diciamo, fine novembre e primi di maggio, ebbene, si metta il cuore in pace, perché non troverà assolutamente niente, nemmeno l’ipotesi di un fungo commestibile e soltanto, tutt’al più, qualche cappelletta velenosa o indigesta che spunta floscia dal terreno………Vero! Indubbiamente il freddo è nemico mortale dei funghi ed è solo con i primi caldi, dopo che il terreno è stato bagnato a dovere, possibilmente coperto nei momenti più freddi dalla neve, che protegge dal gelo, che qualcosa comincia a spuntare dal suolo. Tuttavia nessun manuale può comandarvi di non sperare in qualsiasi stagione, con qualsiasi tempo, di poter trovare un fungo durante le vostre passeggiate boschive. Il cercatore, quello che ha abbracciato la filosofia della ricerca, trovandosi in un habitat, in un luogo adatto al fungo, non potrà fare a meno di guardarsi intorno immaginando quanto una tale porzione di suolo o una tal’altra cavità sotto una radice contorta, sarebbe perfetta per ospitare il prezioso abitante. E non lo dico perché questo viene comodo al mio intento, ma perché io stesso sono il primo a non dubitare mai, a crederci sempre, anche in un’annata disastrosa come quella appena passata, da che io rammenti la peggiore mai avuta. Spesso, anche quest’anno, quando io e miei compagni di ricerca ci spingiamo fino ai boschi nei quali siamo soliti andare a funghi, sappiamo perfettamente che il clima non è adatto, che non esistono le condizioni, che non ha piovuto abbastanza o non si è verificata, negli ultimi tempi, l’alternanza tra umidità e calore che di solito favorisce le “buttate”. Ma non è questo a fermarci. Non è delle scarse probabilità di trovare porcini che parliamo durante il mattutino viaggio in macchina, mentre intorno si sciolgono i colori dell’alba e per le strade non ci sono ancora nemmeno i lavoratori più mattinieri. La speranza c’è sempre, raramente viene tradita e se poi il sospirato fungo non si trova…..peccato, sempre torniamo a casa soddisfatti per la passeggiata, colmi dell’aria fresca che si è respirata, le gambe indolenzite, ma ancora vive, gli occhi pieni dei colori del bosco e sul telefonino la registrazione del video di una salamandra che abbiamo scovato crogiolarsi su una roccia calda o la foto della splendida, grande, rosseggiante amanita che per un momento ci ha fatto sperare che fosse possibile trovare anche di meglio.
Altri manuali, che ancora una volta mi permetterò di contraddire, sostengono che il buon fungarolo si muova sempre presto, prima dell’alba, perché la luce mattutina è la migliore possibile o perché conviene anticipare gli altri cercatori……..Balle. Sono andato a funghi a tutte le ore del giorno, con qualsiasi luce. Il fungo, e questo fa parte della mia visione magica dello stesso, si farà trovare da chi vuole essere trovato e in qualsiasi momento della giornata. Altrimenti non si spiegherebbe perché passando dallo stesso punto, attraverso gli stessi alberi, calpestando la stessa terra ciottolosa due non vedano nulla e il terzo scorga uno splendido esemplare di Edulis che occhieggia da sotto una foglia. Come se ci fosse tra lui e il suo scopritore una segreta corrispondenza……forse quella di “amorosi sensi” di foscoliana memoria. Oppure quella dell’ossessione che portò Schlieman a ritrovare Troia, Fleming a scoprire, riscoprire la penicillina…….
Insomma, il manuale del cercatore novello, fedele all’approccio semiserio, suggerisce, e non comanda, che siate voi a decidere quando andare a funghi, senza l’assillo del momento, dell’ora, della stagione; l’ansia della ricerca è un movimento dell’anima, come un feto nella placenta, può muoversi, rigirarsi e divenire inquieta a qualsiasi ora di qualsiasi giorno, a voi sta solo il compito o la decisione di soddisfarla o no.
Beh, dicevo semiseria, non scientifica, e voglio restare fedele alle mie intenzioni anche trattando un argomento delicato come il QUANDO.
Qualsiasi manuale cartaceo o informatico, on-line (ve ne sono tanti), vi racconterà la favola che per ciascun fungo esiste un momento, un periodo dell’anno, una stagione. E che chi, in generale, provasse ad andare alla ricerca di funghi tra, diciamo, fine novembre e primi di maggio, ebbene, si metta il cuore in pace, perché non troverà assolutamente niente, nemmeno l’ipotesi di un fungo commestibile e soltanto, tutt’al più, qualche cappelletta velenosa o indigesta che spunta floscia dal terreno………Vero! Indubbiamente il freddo è nemico mortale dei funghi ed è solo con i primi caldi, dopo che il terreno è stato bagnato a dovere, possibilmente coperto nei momenti più freddi dalla neve, che protegge dal gelo, che qualcosa comincia a spuntare dal suolo. Tuttavia nessun manuale può comandarvi di non sperare in qualsiasi stagione, con qualsiasi tempo, di poter trovare un fungo durante le vostre passeggiate boschive. Il cercatore, quello che ha abbracciato la filosofia della ricerca, trovandosi in un habitat, in un luogo adatto al fungo, non potrà fare a meno di guardarsi intorno immaginando quanto una tale porzione di suolo o una tal’altra cavità sotto una radice contorta, sarebbe perfetta per ospitare il prezioso abitante. E non lo dico perché questo viene comodo al mio intento, ma perché io stesso sono il primo a non dubitare mai, a crederci sempre, anche in un’annata disastrosa come quella appena passata, da che io rammenti la peggiore mai avuta. Spesso, anche quest’anno, quando io e miei compagni di ricerca ci spingiamo fino ai boschi nei quali siamo soliti andare a funghi, sappiamo perfettamente che il clima non è adatto, che non esistono le condizioni, che non ha piovuto abbastanza o non si è verificata, negli ultimi tempi, l’alternanza tra umidità e calore che di solito favorisce le “buttate”. Ma non è questo a fermarci. Non è delle scarse probabilità di trovare porcini che parliamo durante il mattutino viaggio in macchina, mentre intorno si sciolgono i colori dell’alba e per le strade non ci sono ancora nemmeno i lavoratori più mattinieri. La speranza c’è sempre, raramente viene tradita e se poi il sospirato fungo non si trova…..peccato, sempre torniamo a casa soddisfatti per la passeggiata, colmi dell’aria fresca che si è respirata, le gambe indolenzite, ma ancora vive, gli occhi pieni dei colori del bosco e sul telefonino la registrazione del video di una salamandra che abbiamo scovato crogiolarsi su una roccia calda o la foto della splendida, grande, rosseggiante amanita che per un momento ci ha fatto sperare che fosse possibile trovare anche di meglio.
Altri manuali, che ancora una volta mi permetterò di contraddire, sostengono che il buon fungarolo si muova sempre presto, prima dell’alba, perché la luce mattutina è la migliore possibile o perché conviene anticipare gli altri cercatori……..Balle. Sono andato a funghi a tutte le ore del giorno, con qualsiasi luce. Il fungo, e questo fa parte della mia visione magica dello stesso, si farà trovare da chi vuole essere trovato e in qualsiasi momento della giornata. Altrimenti non si spiegherebbe perché passando dallo stesso punto, attraverso gli stessi alberi, calpestando la stessa terra ciottolosa due non vedano nulla e il terzo scorga uno splendido esemplare di Edulis che occhieggia da sotto una foglia. Come se ci fosse tra lui e il suo scopritore una segreta corrispondenza……forse quella di “amorosi sensi” di foscoliana memoria. Oppure quella dell’ossessione che portò Schlieman a ritrovare Troia, Fleming a scoprire, riscoprire la penicillina…….
Insomma, il manuale del cercatore novello, fedele all’approccio semiserio, suggerisce, e non comanda, che siate voi a decidere quando andare a funghi, senza l’assillo del momento, dell’ora, della stagione; l’ansia della ricerca è un movimento dell’anima, come un feto nella placenta, può muoversi, rigirarsi e divenire inquieta a qualsiasi ora di qualsiasi giorno, a voi sta solo il compito o la decisione di soddisfarla o no.
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