Sabato 17, per le strade di Genova, si è snodato un serpente colorato il cui scopo era portare in giro un ricordo, un nome, nonchè ribadire il desiderio, il diritto di giustizia e verità che parte del popolo italiano reclama dopo i fatti tristemente noti del G8. In questo spazio in cui parlo di funghi e di ricerca mi sembra doveroso aprire una finestra su un cercatore sfortunato che non a caccia di funghi andava ma di qualcosa che forse lui stesso non consceva, ma che sapeva di dover tirare fuori per i capelli, stanare e sollecitare approfittando di quello che gli stava succedendo intorno; una manifestazione come un bosco in cui raccogliere sensazioni, momenti forti, soddisfazioni. Un bosco da cui, nella affannosa ricerca, a Carlo Giuliani non è stato permesso di venire fuori per ritrovare la luce.
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