allego oltre il link al testo della normativa precedente
PIEMONTE INFORMA
DIARIO
Legge sulla raccolta dei funghi
Ridefinite il 4 dicembre dal Consiglio regionale, a distanza di 25 anni dalla precedente normativa, le regole per la raccolta dei funghi e per la conservazione del contesto ambientale in cui questi si sviluppano. La legge, che ha avuto come primo firmatario il consigliere Luca Robotti, ha il suo punto cardine nel normare le modalità di raccolta con finalità scientifiche e culturali con l’istituzione di un tesserino unico regionale e, con riferimento all’operato delle associazioni micologiche, apre anche la possibilità di intervenire a sostegno della manutenzione del territorio, soprattutto per quanto concerne i castagneti, dando la possibilità alla Giunta regionale di predisporre incentivi per la gestione e la pulizia degli stessi. "Sono ovviamente molto soddisfatto - afferma l’assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - sia per la possibilità di sostenere i conduttori di castagneti nel lavoro di pulizia e manutenzione, sia per il nuovo quadro normativo, che va a tutelare i conduttori dei fondi che curano gli stessi e che traggono dal bene fungo uno degli elementi di sostentamento. Il riconoscimento per le associazioni micologiche è una novità nata da un confronto molto costruttivo anche con le rappresentanze dei territori e con tutti coloro che hanno a cuore i funghi e gli ambienti in cui crescono”. “Con il tesserino unico regionale per la raccolta dei funghi - commenta l’assessore all’Ambiente, Nicola de Ruggiero - si fa un grande passo avanti nel campo della semplificazione che favorisce il cittadino appassionato e attento alla tutela dell’ecosistema del bosco. Inoltre, aldilà di uniformare in tutto il Piemonte le modalità di emissione dell’autorizzazione alla raccolta dei funghi, permette di effettuare un pagamento pluriennale tramite un semplice versamento alla posta”. In precedenza i tesserini erano annuali e venivano emessi dagli enti locali esclusivamente per le proprie aree di competenza. I proventi serviranno per incentivare la tutela, il mantenimento ed il controllo delle aree boschive, privilegiando le finalità ambientali.
lc-va
Torino, 05/12/2007
DIARIO
Legge sulla raccolta dei funghi
Ridefinite il 4 dicembre dal Consiglio regionale, a distanza di 25 anni dalla precedente normativa, le regole per la raccolta dei funghi e per la conservazione del contesto ambientale in cui questi si sviluppano. La legge, che ha avuto come primo firmatario il consigliere Luca Robotti, ha il suo punto cardine nel normare le modalità di raccolta con finalità scientifiche e culturali con l’istituzione di un tesserino unico regionale e, con riferimento all’operato delle associazioni micologiche, apre anche la possibilità di intervenire a sostegno della manutenzione del territorio, soprattutto per quanto concerne i castagneti, dando la possibilità alla Giunta regionale di predisporre incentivi per la gestione e la pulizia degli stessi. "Sono ovviamente molto soddisfatto - afferma l’assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - sia per la possibilità di sostenere i conduttori di castagneti nel lavoro di pulizia e manutenzione, sia per il nuovo quadro normativo, che va a tutelare i conduttori dei fondi che curano gli stessi e che traggono dal bene fungo uno degli elementi di sostentamento. Il riconoscimento per le associazioni micologiche è una novità nata da un confronto molto costruttivo anche con le rappresentanze dei territori e con tutti coloro che hanno a cuore i funghi e gli ambienti in cui crescono”. “Con il tesserino unico regionale per la raccolta dei funghi - commenta l’assessore all’Ambiente, Nicola de Ruggiero - si fa un grande passo avanti nel campo della semplificazione che favorisce il cittadino appassionato e attento alla tutela dell’ecosistema del bosco. Inoltre, aldilà di uniformare in tutto il Piemonte le modalità di emissione dell’autorizzazione alla raccolta dei funghi, permette di effettuare un pagamento pluriennale tramite un semplice versamento alla posta”. In precedenza i tesserini erano annuali e venivano emessi dagli enti locali esclusivamente per le proprie aree di competenza. I proventi serviranno per incentivare la tutela, il mantenimento ed il controllo delle aree boschive, privilegiando le finalità ambientali.
lc-va
Torino, 05/12/2007
il link al vecchio testo
http://natura.provincia.cuneo.it/normativa/index.jsp#funghi